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I METALLI MONETALI

 

 


Suddivisione dei metalli monetali:


Metalli nobili

Metalli pesanti
Metalli leggeri

 


Metalli nobili sono quelli che presentano la massima inalterabilità alle influenze atmosferiche e agli agenti chimici. Utilizzati per la coniazione di monete e medaglie, sono il Platino, l' Oro e l'Argento.

Tra i metalli pesanti di "grande inalterabilità" troviamo il Nichel; tra gli "alterabili", sempre utilizzati per battere moneta, il Rame, nelle sue varie leghe, il Ferro, lo Zinco, lo Stagno e il Piombo. Questi ultimi metalli, vengono alterati notevolmente dall'influsso dell'aria, del terreno e dagli agenti chimici delle mani; sono inoltre soggetti a rapida usura. Ai metalli leggeri appartiene l'Alluminio, largamente utilizzato per le emissioni in molti Stati di tutto il mondo.

 

 

Tabella del punto di fusione:

 

 

 


Leghe metalliche:


La maggior parte delle monete viene coniata in leghe formate da due o più elementi, ricavate con un processo di fusione dove sovente gli atomi degli elementi originari, pur essendo a stretto contatto, non sono riuniti in molecole. In questo caso, influenze esterne possono provocare alterazioni su singole parti della lega. Le leghe fondono in generale a temperature inferiori a quelle dei loro singoli componenti ed hanno spesso una maggiore durezza dei metalli con i quali sono state formate.

 

 

Tabella della durezza:

 

 


Grado di durezza dei metalli:


La durezza è la resistenza dei corpi a lasciarsi scalfire o ammaccare. Si misura prevalentemente con la scala di Mohs, che va da 1 (talco) a 10 (diamante).

Da tener presente che le leghe manifestano durezze molto differenti.

 

 

Tabella del peso specifico:

 

 

 

 

Pesi specifici:


Il peso dei metalli viene espresso in rapporto a quello dell'acqua; ovvero il peso specifico di un dato volume di un metallo viene rapportato a quello del medesimo volume di acqua.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Testi Numismatica

 

 Domande ricorrenti:

D: A quale scopo è importante conoscere le varie specie di metalli monetari e il loro comportamento agli agenti chimici e atmosferici?
R: Nella collezione Numismatica (monete di borsa escluse), la conservazione e pulitura delle monete gioca un ruolo determinante al fine di preservarne il valore commerciale, pertanto è essenziale conoscere il comportamento dei vari metalli e i sistemi migliori per trattare gli esemplari in nostro possesso.
D: Le monete possono essere lucidate con Sidol o altre paste abrasive al fine di renderle più brillanti?
R: Assolutamete no!
Uno degli aspetti richiesti dal mercato, nelle monete da collezione, sta nel fatto che queste non abbiano subito manipolazioni, ne lucidature!
Per molti esemplari in argento, bronzo e rame, sarà proprio la patina che si è creata nel tempo ad incrementarne il valore.
D: Quali sono le classificazioni numismatiche per lo stato di conservazione?

R: Le monete e le medaglie vengono classificate a seconda della loro conservazione. Iniziando dallo stato di perfetta conservazione (come uscita dalla Zecca, senza alcun graffio o ammaccatura), scendendo via via a quelle di conservazione inferiore, si hanno le seguenti definizioni:

 

"Fior di conio" (FDC);

"Splendido" (Spl);

"Bellissimo" (BB);

"Molto bello" (MB);

"Bello" (B);

"Mediocre" (Med).

 

Una moneta di conservazione inferiore a "Molto bello" non è, di solito, da ritenersi collezionabile.

 

D: Che cos'è il Fondo specchio?

R: Il Fondo specchio (FSp), chiamato anche "proof", non è di fatto un grado di conservazione, bensì un procedimento tecnico dei tondelli delle monete e delle medaglie, in cui il fondo o campo, viene lucidato a specchio. Dopo il conio, la superficie dell'esemplare presenta una speciale brillantezza e la caratteristica "specchio", mentre  le parti in rilievo rimangono opache.

D: Come si possono pulire queste monete a  Fondo specchio?

R: Essendo estremamente delicate, sarebbe opportuno non pulire le monete Fondo specchio, onde evitare di graffiarne la superficie. Esistono comunque dei speciali preparati in cui la moneta potrà essere immersa al fine di eliminarne l'ossidazione, acquistabili presso i negozi di numismatica.

 

D: Di quanto cambia il valore della stessa moneta, con il mutare dello stato di conservazione?

 

R: Anche se non è possibile generalizzare (esso varia a seconda della tipologia e rarità dell'esemplare preso in esame), possiamo a puro titolo di esempio dire che:

se una moneta "Fior di conio" vale 1000 euro, "Splendida" ne varrebbe 500/600; "Bellissima" 300/400; "Bella" 100...o forse zero.

Ovviamente questo non si applica ai metalli nobili, dove il valore dell'intrinseco fissa la quotazione minima a prescindere dallo stato di conservazione.