Matteo Olivero (Acceglio 1879 - Saluzzo 1932)

 

 

Matteo Olivero nacque ad Acceglio, in provincia di Cuneo, il 15 giugno 1879.
All'Accademia Albertina di Torino, fu allievo di Andrea Tavernier, P. Celestino Gilardi, Giacomo Grosso e Leonardo Bistolfi. Esordì nel 1900, alla Promotrice di Torino, con un busto in gesso e l'anno successivo con il dipinto Lunedì. Partecipò in seguito a molte collettive e Promotrici, ed a tutte le più importanti mostre nazionali ed internazionali, ottenendo diversi riconoscimenti. Ben presto aderì al divisionismo di Segantini, divenendone un assertore convinto. A Parigi  conobbe Zola e Medardo Rosso. Amico di Pellizza da Volpedo, negli ultimi anni dipinse numerosi quadri di figura, chiaramente ispirati ai modi pellizziani. Fra le sue opere ricordiamo:
Le fucine di Dronero (Leningrado, Galleria Yaroschenko); Funerale a Casteldelfino (Cuneo, Museo Civico); Mia madre e Paesaggio con autoritratto (Torino, Galleria d'Arte moderna). Si spense a  Saluzzo 28 aprile 1932.

 

 

A.R.

 

 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino 1972

 

A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962

 

Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, Leipzig 1992