Sebastiano Ricci
Belluno 1659 - Venezia 1734

 

 

 


 

Il trionfo di Bacco e Arianna
Olio su tela
96,5 x 130,5 cm
Collezione privata

 


Il tema mitologico dell'incontro di Bacco e Arianna venne reiteratamente interpretato da Sebastiano Ricci, seguendo quasi sempre l'iconografia classica che mostra Arianna addormentata mentre il dio sta sopraggiungendo (come nella versione della National Gallery di Londra), oppure sveglia nell'atto di porgere la mano a Bacco, come nella stupenda tela della collezione Graf von Schonborn a Pommersfelden. Sebastiano raffigurò il mitico episodio nella più complessa versione del Trionfo di Bacco e Arianna — nella quale il dio reggente il tirso, antico simbolo di fertilità, assiso su un carro trainato da leopardi, avanza in mezzo a una schiera gaudente di satiri, menadi e sileni in atto di suonare flauti, timpani e cembali.  Questa versione appare memore della sperimentazione londinese, come dimostrano varie coincidenze iconografiche, e ne costituisce una interpretazione più matura, databile poco dopo il rientro in Italia (1716). Nelle squillanti campiture cromatiche in un trascolorare di luci che modellano con plastico nitore i corpi in movimento, Sebastiano offre prova di un estro fantastico destinato a incidere sul rinnovamento della pittura veneziana, indicando la via al genio di Giambattista Tiepolo. Nel dipinto, espressione briosa del nuovo gusto rococò, la felicità di alcuni brani si fonde con un gusto per il paesaggio che appare memore della lezione innovatrice che il nipote Marco stava portando avanti in quegli anni.
 

 

Dario Succi     

 

 


Bibliografia: Succi 1996, n. I; Martini 1998, pp. 112-113; Scarpa 2006, n. 344