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Francesco Zuccarelli (Pitigliano 1702  -  Firenze 1778)

 

 

Francesco Zuccarelli nacque a Pitigliano (Firenze) nel 1702. Ebbe una prima educazione fiorentina e romana, di cui si conosce ben poco. A Roma, ebbe modo di formarsi sui pittori di paesaggio dal gusto classicheggiante, e potè conoscere l'arte del Locatelli e di altri artisti legati al vedutismo. Sembra che da giovane fosse preminente la sua attività di copista di opere altrui. Ma quando giunse a Venezia, attorno al 1730, egli subì ben presto l'influenza di Marco Ricci, tanto che ne fu ritenuto allievo. Ipotesi assai poco probabile, essendo il bellunese o già scomparso o sul punto di esserlo, proprio quando l'altro giungeva a Venezia. Pur inseguendo il gusto paesistico del Ricci, Francesco Zuccarelli ne mutò la sostanza, orientandola verso tonalità ancor più luminose e  addolcite.

A Venezia l'artista ebbe subito successo. Entrò nelle grazie del console inglese Giuseppe Smith, e divenne il prediletto di Francesco Algarotti, che lo additò tra i pittori da figurare nella Galleria di Dresda.

Il Morassi, scopritore ed analizzatore dei famosi documenti dello Schulenburg, così utili per conoscere bene la situazione artistica veneziana tra il terzo ed il quarto decennio del secolo, ha fatto rivelato (1960, p. 7 e seguenti) quali fossero i rapporti tra il maresciallo della Serenissima ed il pittore: rapporti dai quali appare evidente quanto costui fosse considerato ai suoi tempi.

Del resto l'Orlandi (1753, p. 30) scrive che « essendo egli in fresca età ed avanzando ogni dì più in perizia e in credito, deve ragionevolmente sperarsi che con suo grande onore e profitto possa render paghe le brame di quanti desiderano sue opere ».

Caratteristica dello Zuccarelli — essenzialmente pittore di paesaggi, anche se esistono di lui quadri di soggetto storico o mitologico ed opere sacre — fu quello di collaborare con altri artisti : così fu accanto al Bellotto e con il Visentini. 

Ebbe una attività intensa. Amato dagli inglesi, andò a Londra, dove rimase circa un decennio, dal '52. Nel '71 era però a Venezia, dove venne nominato Presidente dell'Accademia. Finì i suoi giorni a Firenze, nel 1778.