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Francesco Fontebasso (Venezia 1707 - 1769)

  

 

 

Figlio del «biaccarol» Domenico Fontebasso, Francesco è ricordato dalle fonti settecentesche come allievo di Sebastiano Ricci. Mandato a Roma “dai suoi” (A. Longhi 1762), si aggiudica il terzo posto al Concorso Clementino di Pittura del 1728. In occasione di questo viaggio sosta, forse, a Bologna (Magrini 1988). Nel 1732, trovandosi in Friuli per decorare, su commissione dei Manin, due grisailles nella sacrestia della loro Villa a Passariano, visita con tutta probabilità il Palazzo Arcivescovile di Udine entrando così in contatto con la nuova concezione pittorica di Giambattista Tiepolo. Reduce dalle esperienze friulane ritorna a Venezia dove licenzia diverse pale d’altare e si cimenta nelle prime grandi opere decorative (affreschi della chiesa dei Gesuiti, sempre su commissione dei Manin). Entra inoltre in contatto con il federmaresciallo von der Schulemburg che nel 1733 gli salda un Muzio Scevola e una Continenza di Scipione, oggi perduti. Grazie a questi lavori Fontebasso si afferma in laguna e raggiunge una posizione tale da riuscir ad aprire una scuola prima del 1734, anno della morte del suo maestro Sebastiano Ricci. Dal 1734 al 1768 è iscritto nella Fraglia dei pittori veneziani.
 La sua produzione pittorica dalla metà del terzo a quella del quarto decennio gravita tutta in am­biente veneto. Egli diventa l’«arredatore» di numerosi interni patrizi e la sua magniloquente produzione ufficiale, che asseconda il gusto corrente, lo fa diventare un’artista amato, compreso e ricercato.
Dopo aver lavorato a Trento, a Treviso (Villa Zenobio a Santa Bona) ed a Brescia (Palazzo Martinengo) si trasferisce nel 1761 a Pietroburgo, dove esegue ritratti e decora soffitti e sovrapporte del Palazzo d’Inverno. Rientrato in laguna verso la fine dell’ottobre 1762, per l’artista ha inizio un periodo che si può definire accademico sia per l’involuzione stilistica sia per la maggior partecipazione alla vita dell’istituzione, della quale viene nominato presidente nel luglio del 1768. Muore a Venezia il 31 maggio 1769.

 

 

Daniele D'Anza
 

aprile 2005