Antonio da Viterbo o del Massaro detto Pastura
(Viterbo, 1450 ca. - ante 1516)

 


Documentato nel 1478 tra i fondatori dell'Arte e dell'Università di San Luca dei Pittori a Roma, è controversa la sua partecipazione alla decorazione dell'Ospedale di Santo Spirito e alla Cappella Ponziani in Santa Cecilia in Trastevere, come riferito da alcune fonti.  A Viterbo realizzò una serie di opere tra le quali il Presepio con i Santi Giovanni Battista e Bartolomeo (Viterbo, Museo Civico), alla maniera del Pinturicchio, con il quale entrò in contatto a Orvieto tra 1489 e 1492. Tra i collaboratori del Pinturicchio nell'Appartamento Borgia a Roma, dipinse la Sala delle Arti liberali e delle Scienze. Tra 1497 e 1499, Antonio completa il restauro degli affreschi di Ugolino di Pretellario nel Duomo di Orvieto, lavoro già in parte svolto dal Pinturicchio e non completato.  Del 1504 è il suo ritorno a Viterbo, dove realizza il Trittico di Santa Maria a Capranica, contraddistinto da una evidente influenza  del Signorelli; tra 1508 e 1509 esegue, su commissione del Vitelleschi,  la decorazione del coro del Duomo di Tarquinia.

 

 

A.R.
 

 

 


Bibliografia

Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, Leipzig 1992

AA.V.V., Pittura a Orvieto dal Rinascimento al manierismo, Orvieto 1987

A. Zuccari, L'attività viterbese di Antonio del Massaro detto il Pastura, in Il Quattrocento a Viterbo, Viterbo 1983

I. Faldi, Pittori viterbesi di cinque secoli, Roma 1970