Alibrandi Girolamo (Messina 1470 ca. - 1524)

 

 

Tra i maggiori  protagonisti del Rinascimento meridionale, il pittore segna il superamento della cultura antonelliana dominante nell'isola. Dell'attività giovanile del pittore non si hanno testimonianze certe; le prime notizie  documentate sono del 1514, anno in cui  l'Alibrandi dipinse la Madonna dei Giardini per la chiesa di Santo Stefano Medio (Messina) e il Giudizio Universale per l'Annunziata dei Catalani (Messina, Museo Regionale).

I ricordi leonardiani e raffaelleschi ricorrenti nella composizione, (Madonna col Bambino, 1516, chiesa di S. Stefano Medio, Messina; Presentazione al Tempio, opera firmata e datata 1519, Museo Nazionale di Messina), gli meritarono il titolo di Raffaello di Messina.

Ma le opere dell'Alibrandi si ispirarono anche ai modi di Cesare da Sesto, con il quale probabilmente, attorno al 1507, intraprese un viaggio al nord,  nei maggiori centri artistici italiani.  Il ritrovamento di due tavole, un San Pietro e un San Paolo, di provenienza veneziana, ricche di riferimenti veneti, hanno contribuito a rafforzare questa ipotesi. Forte è anche l'influenza del Bramante in opere quali la Santa Caterina (Messina, Museo Regionale). Il suo Capolavoro è  certamente la  Purificazione della Santa Vergine  nella Cattedrale di Messina.

La città natale gli ha dedicato una sala del Museo Regionale.

 

 

A.R.