Luigi Zuccoli (Milano 1815 - 1876)

 

 

 

 

Allievo di Pelagio Palagi a Milano, Luigi Zuccoli ne subì l'influenza soprattutto nelle prime opere, a soggetto religioso. Nel 1835 presentò all'esposizione dell'Accademia di Brera, nove tele. I primi dipinti storico-narrativi furono influenzati dalla pittura di Francesco Hayez, ma dopo il 1867 Luigi si dedicò soprattutto a scene di genere,  in cui descrisse la quotidianità familiare, secondo una moda diffusa in Lombardia fin dagli anni Trenta.

Patriota e mazziniano, Zuccoli frequentò l'ambiente intellettuale di Milano, ritraendo personaggi di spicco politico.  Da1 1864 al 1868 fu esule a Londra, dove ebbe modo di ritrarre, nel 1865, Giuseppe Mazzini. Dopo un breve soggiorno in Belgio, tra il 1868 e il 1870 visse a Roma. Nel 1869 figura tra gli artisti presenti all'annuale di Brera, domiciliato presso Domenico Induno.  Tornato definitivamente a Milano, venne nominato socio onorario dell'Accademia di Brera.

Si dedicò prevalentemente a scene di genere, composizioni storiche, ritratti, soggetti religiosi.

 

 

A.R.

 
 


BIBLIOGRAFIA:


AA.VV.: La Pittura in Italia - L'ottocento - Electa,  Milano 1991
 
Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino 1972
 
A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962
 
Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden
Künstler, Leipzig 1992