Arturo Tosi (Busto Arsizio 1871  -  Milano 1956)

 


Si accosta per la prima volta alla pittura nello studio del pittore Feragutti Visconti. In seguito l'artista frequenta la Scuola Libera del Nudo dell'Accademia di Brera. A Milano conosce Vittore Grubicy, che lo indirizza allo studio della pittura lombarda di fine Ottocento. Così la produzione di Tosi, almeno fino al primo decennio del secolo successivo, si anima di vivaci cromatismi, mentre si presenta scevra da ogni legame con il Divisionismo e le seguenti Avanguardie. Questo suo modo di fare pittura viene subito ben accolto, tanto che egli risulta tra gli espositori della Biennale di Venezia dal 1909 al 1956, senza soluzione di continuità Negli anni Venti entra in contatto con Margherita Sarfatti, che nel 1925 lo chiama a far parte del comitato direttivo del Novecento. Incarico che porta Tosi a seguire tutte le mostre del gruppo, in Italia come all'estero. Dopo il 1928 egli partecipa anche alle mostre organizzate dal Sindacato Regionale Fascista di Belle Arti della Lombardia. Nel corso della sua lunga attività non mancano i premi e i riconoscimenti, a partire dalla medaglia d'oro del Ministero della Pubblica Istruzione, ricevuta nel 1922 per il trittico La terra, fino al Premio Crespi e al Grand-Prix nel 1931. Il 5 gennaio 1956 muore a Milano.


 

Patrizia Fasolato

 

 

 

 

tratto da Punti di Vista  per gentile concessione di: ? Edizioni della Laguna