Rubens Santoro (Mongrassano ( CS ), 1859 – Napoli, 1942 ( 1941 ))

 

 


Nacque in una famiglia di letterati ed artisti. Alcuni autori (Comanducci, Monteverdi, Luciani) ritengono essere figlio di Giovan Battista, pittore e scultore, da cui ricevette un primo avviamento alla pittura; altri invece, correttamente, scrivono essere cugino di Francesco Raffaele, e pertanto nipote di G. Battista. Rubens nacque da Carlo, scultore. Giunto dodicenne a Napoli, frequentò l’Istituto di Belle Arti col Morelli, per un anno soltanto perché insofferente verso la disciplina scolastica: il perfezionamento alla sua arte lo ebbe attraverso i numerosi viaggi compiuti in Italia e all’estero, con soggiorni frequenti a Venezia Verona Chioggia, fonti di ispirazione per molti suoi quadri. Santoro si impose all’attenzione della critica e del pubblico all’età di quindici anni, cioè a partire dal 1874, anno in cui debuttò alla Promotrice Napoletana  con tre opere, Un balcone, Un’impressioneUna fanciulla che ride, quest’ultima premiata con medaglia d’argento e acquistata dal suo maestro. Nell’estate dello stesso anno, a villa Arata a Portici, conobbe il pittore spagnolo Mariano Fortuny, sotto la cui influenza produsse  alcuni dipinti, Al sole, Milano, Galleria d’Arte Moderna, Case al sole (con i quali parteciperà alla Mostra di Brera, Milano, 1878). Sempre nel ’74 inviò una tela al Salone di Parigi, città che lo vide presente nel ’78, Esposizione Universale, con La grotte des bohémiens; ‘96, Salone degli Artisti Francesi, con Stagnatori napoletani, opera premiata e Palazzo Vanaxel a Venezia; ’97, con Meditazione su una terrazza a Capri; ’98, Salone, con Verona; dal 1904 al 1909,  con Verona, Canale della Latta (Venezia), Tempo grigio a Venezia, Crepuscolo a Venezia.  Alla Promotrice  Napoletana del ’75 espose  i dipinti Mezza figura di sposa, Il solecchio e due  Studi in Torre del Greco e l’anno successivo la Marina alla Chiaolilla in Procida, Sole di marzo e Case di Procida.  Nel 1876 fu a Genova con due opere, Dopo la pioggia e Mergellina presso Posillipo; nel 1877, appena diciottenne, fu presente all’Esposizione Nazionale di BBAA di Napoli, con le opere Grotta degli zingari, Marina di Maiuri sulla costa di Amalfi, acquistata dal Goupil, Una lezione di musica e un disegno. Da allora partecipò alle più importanti manifestazioni d’arte in Italia e all’estero: Promotrici di Torino, 1877, con Mergellina e Un sorriso; 1879, con Idillio, Torino, Museo Civico; Mostra Nazionale di Torino, 1880, con ben nove opere, Marina di Napoli, Giovinezza, PozzoCapri, che gli fece ottenere un premio di merito e un diploma, Cavalcavia, Mezza figura di donna, Quiete, Monte Tiberio, La zingara, Vecchiezza; 1884, con una serie di vedute di Verona, San Zeno, Adigetto, Via Scala, Stallo, Riva San Lorenzo, due Schizzi di Napoli  e un Ritratto di Veneziana; Promotrici napoletane, 1881, con Scaletta, Primi sogni, Interno, Ricordo di Venezia; 1911, anno in cui fece parte dei consiglieri artistici, con Un canale a Venezia, Antica porta veronese, Cortile San Lorenzo a Verona, Casamicciola; 1912, con Via veronese, Porta del 1200 a Verona; 1914, con Anime in pena e Dopo la pioggia; 1915, ‘16 con Venezia senza sole, Venezia verso sera e Estate a Verona; 1916, ’17, con Verona antica, Impressione, Ritratto del conte Grifeo di Partanna; Esposizione Nazionale di BBAA di Palermo del 1891, ’92, con le opere Interno e Pescarenico, che ebbero una medaglia d’oro  e furono acquistate dal Re Umberto I; Esposizione mondiale colombiana di Chicago, 1893, con Zingari e Nella baia di Napoli; Mostra della Società degli Amatori e Cultori di BBAA di Roma, 1895, ’96, con Posillipo; 1a Esposizione Artistica di Pietroburgo, 1898, con Zingari e Veduta di Posillipo; Mostra Nazionale di Milano, 1906, con  Interno e Verona antica; Esposizione Internazionale d’Arte di Buenos Aires del 1910, con Un canale di Venezia; Esposizione Internazionale di Barcellona del 1911, con Verona, che gli fruttò una medaglia d’argento. Nello stesso anno partecipò alla Mostra del Cinquantenario, a Roma, con Dopo la pioggia e L’antica cappella di San Benedetto. Partecipo' a sei Biennali d’arte di Venezia: 1910, con due pitture, Canale grigio e Casamicciola, acquistata dal console di Spagna; 1912, con due pitture; 1914, con due pitture; 1920, con tre pitture; 1922, con quattro pitture; 1924, con due pitture. Le sue opere piacquero molto al Goupil, il famoso mercante parigino, che in quel tempo frequentava gli studi dei più importanti pittori italiani, il quale gli aprì le porte di quel mercato e di quello londinese. A Londra soggiornò frequentemente, e in quella città era considerato il più leggiadro vedutista moderno di Venezia. Partecipo' periodicamente, su invito del Frangipane di cui divenne amico, alle Biennali Calabresi di Reggio Calabria (1920, con La casa di Montecchi; 1922, con L’ultimo gradino, Lacco Ameno, Beduina, Impressione dell’Adige, Ritratto di Francesco Jerace; 1924, con Sans famille, Reggio Calabria, Biblioteca comunale, Le due bambole, Ischia; 1926; 1931). Le sue opere si trovano in numerosi musei  ed edifici pubblici: Napoli, Capodimonte, La bottega dell’antiquario; Milano, Galleria d’Arte Moderna; Torino, Museo civico; Reggio Calabria, Amministrazione Provinciale, Venezia verso sera;  Mongrassano, sala consiliare del Palazzo Municipale, Paesaggio ideale; enti e collezioni private. La sua pittura fu subito apprezzata per la luminosità e la trasparenza del colore, per il tratto vigoroso, per la solidità dell’impianto tonale. Fu pittore di scene d’interno, marine, numerosissime vedute veneziane,  paesaggi di Ischia e di Pescarenico Lago, dipinti ispirati al paese natio. Eseguì anche ritratti (Carolina Santoro, la moglie, Duchessa d’Aosta, Francesco Cilea) e soggetti orientali (Moro, Napoli, Amministrazione Provinciale). Alla morte del Morelli gli successe alla cattedra all’Istituto di BBAA di Napoli.
       

 


Enzo Le Pera