Giuseppe Mancinelli (Napoli, 1813 - Palazzolo di Castrocelo/CE, 1875)

 

 

 

Mancinelli Giuseppe nacque a Napoli il 17 marzo 1813 da Pietro e Raffaella Bagnasco, i quali lavoravano a servizio presso il duca di Ventignano.

La formazione artistica del Mancinelli avvenne presso il Reale Istituto di Belle Arti di Napoli, dove fu allievo di Costanzo Angelini. Grazie ad un pensionato, potè completare la sua formazione a Roma, ove, in contatto con Vincenzo Camuccini, allora direttore della scuola, venne indirizzato verso lo studio della pittura del Rinascimento. Dopo aver completato gli studi, rimanendo sempre fedele ad un eclettismo di stampo neocinquecentesco, rimase ancora nell'Urbe per dieci anni. Realizzò prevalentemente dipinti a soggetto storico e religioso, e partecipò con costanza alle esposizioni borboniche con grandi tele che lo affermarono presso la corte di Ferdinando II. Fra le opere esposte in tali occasioni, ricordiamo: Tasso alla corte di Ferrara (1841; Napoli, Museo di Capodimonte), Tasso ricevuto da Clemente VIII (1842; Napoli, Palazzo Reale), Alfonso d'Aragona all'assedio di Gaeta (1845; Napoli, Avvocatura dello Stato) e San Francesco di Paola ricevuto da re Ferrante (1848; Napoli, Museo di Capodimonte). Fra i soggetti sacri, vanno menzionati il San Carlo Borromeo fra gli appestati, eseguito nel 1847 (chiesa di San Carlo all'Arena a Napoli) e la Madonna degli Angeli (Napoli, Museo di Capodimonte). Nel 1851 ottenne la cattedra di disegno presso il Reale Istituto di Belle Arti di Napoli, succedendo a Costanzo Angelini.

 


A.R.
 



BIBLIOGRAFIA:

 

Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, Leipzig 1992

AA.VV.: La Pittura in Italia - L'ottocento - Electa, Milano 1991

Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino 1972

A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962