Gaetano Fasanotti (Milano 1831 - 1882)

 

 


 

Giovanissimo, partecipò nel 1848 ai moti popolari delle Cinque giornate di Milano.

Allievo di Giovanni Renica, esordì nel 1900 alla mostra milanese dell'Ottocento lombardo con Discesa di Berengario in Italia (Bergamo, Pinacoteca Carrara). Trattò l'olio e l'acquerello, dedicandosi a soggetti storici e successivamente a paesaggi, prevalentemente lombardi, animati da figure ed animali, ai modi del Canella, dell' Inganni e del Bisi, realizzati "en plein air". Dal 1870 dipinse inoltre alcune vedute dell'Italia meridionale, della Toscana  e del Veneto. Succeduto nel 1860 all'austriaco Zimmermann come titolare della cattedra di paesaggio all'Accademia di Brera, osteggiò l'accademismo romantico a favore del verismo. Quattro anni dopo, a causa di contrasti con il consiglio accademico, fu indotto a lasciare il suo posto, continuando ad insegnare privatamente. Partecipò all' Esposizione Universale di Monaco e nel 1873 a quella di Vienna; dal 1861 al 1879 fu regolarmente presente alle mostre indette dall'Accademia di Brera. Alcune sue opere: Marina, Lo stagno, Canale d'Ischia (esposto all 'annuale di Brera nel 1873), Strada di montagna, Paesaggio alpestre e Dintorni di Milano (esposto nel 1867 all' annuale di Brera e all'Universale di Parigi).

 

 

A.R.

 

 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

AA.VV.: La Pittura in Italia - L'ottocento - Electa,  Milano 1991

 

Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino 1972

 

A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962

 

Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, Leipzig 1992

 

 

 

SITOGRAFIA: