Antonio Calcagnadoro (Rieti 1876 1935)

 

 

Appena quindicenne, apprese i rudimenti di disegno a Roma, sotto la guida del Bergamini, frequentando contemporaneamente la Scuola Libera per lo studio del nudo, all'Accademia di Belle Arti. Nel 1898, fu premiato con la medaglia d'argento al Concorso Donizettiano di Bergamo, esponendo Le ultime ore di Donizetti; a Firenze con I disoccupati, ricevette la medaglia d'oro. Si dedicò alle scene di genere, al paesaggio, alla natura morta. Fu molto attivo e abile in tutte le tecniche (praticò la pittura ad olio, l'acquarello, la litografia, l'acquaforte, l'affresco e creò anche scenografie, tra le quali: le decorazioni  nella sala Maggiore del Palazzo Civico di Rieti, il sipario del Teatro Comunale di Rieti e le lunette del monumento a Vittorio Emanuele a Roma.

 

 

A.R.

 

 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962

 

L. Servolini, Dizionario illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano 1955

 

 

SITOGRAFIA: