Antonio Lonza (Trieste 1846 - 1918)

 

 

Appartenente alla vecchia generazione dei pittori triestini a cavallo tra Otto e Novecento, nacque nella città di San Giusto nel 1846. Dopo aver frequentato l’Accademia veneziana a partire dal 1867, riesce attraverso l’Esposizioni di Belle Arti triestina del 1873 ad ottenere una borsa di studio dal Comune che sfrutta per compiere il fatidico viaggio-studio a Roma. E’ nell’urbe nel 1874 dove rimane folgorato dalla pittura di Mariano Fortuny appena scomparso (peraltro nel viaggio è accompagnato dal suo grande amico, il pittore anch’egli triestino Eugenio Scomparini). La pennellata si fa più rapida e i soggetti, inevitabilmente d’un neosettecentismo a volte di maniera tipici di Fortuny, vanno evolvendosi. Nel 1882 espone al Salon di Parigi dove viene premiato. Il soggiorno parigino anziché aprirgli nuovi orizzonti, lo rassicura sulle scelte pittoriche compiute tanto che il suo pittore preferito è Delaroche. Da qui in avanti espone con successo al Glaspalast di Monaco ma anche a Vienna. Funzionò benissimo nel mercato americano e anglosassone per quella cifra neosettecentista aneddotica. Tuttavia la seconda fase della sua produzione lo vede migliore rispetto agli esiti degli esordi. Fu per un periodo anche presidente del Circolo Artistico Triestino. Morì a Trieste nel 1918. Al Museo Revoltella di Trieste si conservano soprattutto le sue opere del periodo giovanile, fra le quali la tela del 1873 Lorenzo de’ Medici morente, viene esortato dal Savonarola a dare la libertà ai fiorentini.

 

Matteo Gardonio

 

 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

Il Museo Revoltella di Trieste/a cura di Maria Masau Dan; saggi di Flavio Fergonzi, Maria Masau Dan, Roberto Masiero. - Vicenza : Terra Ferma; Trieste: Museo Revoltella, 2004