Nato a Trieste il 5 ottobre
1923, fino al 1998 si è donato all’arte senza aver mai spinto per esporre alcuna
delle sue “Malte”.
E’ stato “Faber” alla “Scuola Libera dell’Acquaforte” di Trieste per più
cinquant’anni.
Centinaia di persone, divenute o già artefici, note o meno note - tra cui si
ricordano Sbisà, Cernigoj, Spacal, Jesurum, Ponte … - hanno condiviso o
acquisito i segreti dell’acquaforte, dell’acquatinta, della puntasecca, della
ceramolle o della xilografia dal talento che spontaneamente fluiva dalle sue
piccole mani.
Uomo terribilmente umile … tutto lo affascinava come un bambino vivace e per la
sua avidità esploratrice aveva un interesse appassionato… ha stabilito l’oblio
per se stesso lasciando ai posteri la possibilità di quel qualcosa che rechi
luce.
Le sue opere, le sue “Malte” ed i suoi autoritratti restano singolari
autotestimonianze: straordinari ed inconfondibili timbri pregni di stile e
d’emozione destinati a rimanere indelebili.
Suo maestro fu Angelo Filippucci che fu poi assunto all’Albertina di Vienna, il
museo che conserva la più grande collezione d’arte grafica del mondo.
La Triennale Europea dell’Incisione, grazie alla donazione di un mecenate
triestino, ha reso omaggio alla lunga attività dell'incisore Mario Martini nella
Sala della Contadinanza del Castello di Udine nel gennaio 2007.