Abate Ercole, (Abbati, Abati), dell'

 

(Modena? 1573 - 1613)

 

 

 

Figlio dì Giulio Camillo e nipote di Niccolò, svolse la sua attività per lo più a Modena, dove è documentato dal 1592, quando vi nasceva il figlio Pietro Paolo. Alcune discordanze sulla località della nascita: Modena, secondo il Pallucchini; secondo Bénézit e altri, sarebbe nato in Francia. Il padre Giulio Camillo, aveva infatti lavorato a lungo in Francia: al castello di Fontainebleau tra il 1561 e il 1577, dove poi, nel 1582 avrebbe ricevuto l'incarico di sopraintendente delle pitture.

Alla morte di Giulio Camillo, attorno al 1590, la famiglia aveva fatto rientro a Modena.

Secondo il Vedriani, Ercole ricevette importanti commissioni anche dalla corte di Modena: ritratti dei principini Ippolito e Niccolò d'Este, disegni per monete, scene pastorali.

Sue varie Madonne in chiese modenesi ed alcune Storie della vita di Ercole, in collaborazione con lo Schedoni, in una sala del Palazzo comunale della città. Gli si attribuiscono numerose pale d'altare, fra le quali le due redazioni dell'Annunciazione in San Filippo Neri e in San Pietro, e la decorazione del soffitto della sala del vecchio consiglio nel Palazzo Comunale (Ercole con la clava e Mezio che si getta dalle mura di Tebe).
 

 


A.R.

 

 


Bibliografia:

 

Thieme-Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, Leipzig 1992

 

Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino 1972

 

Dizionario biografico degli italiani, vol. I, Roma 1960

 

U. Galletti - E. Camesasca, Enciclopedia della Pittura Italiana. Einaudi 1950

 

R. Pallucchini, I dipinti della Galleria Estense di Modena, Roma 1945