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Giuliano Confalonieri

 

 

VIVARINI,

UNA FAMIGLIA DI PITTORI

(ALVISE  - ANTONIO -  BARTOLOMEO)

 

 

 

 

  

 

     Un trio di artisti veneti molto attivo nel Quattrocento. Alvise, figlio di Antonio e zio di Bartolomeo, collaborò con loro diventando un affermato professionista. Il polittico di Monte fiorentino e soprattutto la Sacra conversazione di Treviso, che attira il visitatore per il vivace cromatismo, sono opere  importanti della storia dell’arte. La Cappella padovana Ovetari è stata affrescata con l’aiuto di alcuni giovani collaboratori. Più tardi dipinse a Venezia, insieme al fratello, numerose pale d’altare e polittici. Il lavoro della bottega continuò anche per merito del figlio Alvise.

Il loro primo dipinto conosciuto è del 1440 (Accademia di Venezia), l’ultimo è conservato a  Roma. Biografia e bibliografia sono particolarmente dettagliate, segno dell’interesse che questi artisti hanno suscitato nel mondo accademico. La creatività di Antonio Vivarini costituì – insieme ad altri – il trapasso tra la cultura  medievale e quella rinascimentale anche se è molto difficile distinguere lo stile personale di ognuno nei molteplici polittici disseminati nei musei nazionali. Alvise è citato per una serie di Madonne (Madonna e due angeli, Madonna adorante il bambino) mentre alcune grandi pale, realizzate nell’ultimo decennio di attività (Pala di Belluno, Pala di Murano) definiscono meglio lo stile e gli interessi del pittore. Considerato tra i maestri di Lorenzo Lotto, dopo il 1450 Antonio dipinse principalmente da solo o insieme al fratello minore realizzando numerose pitture, in particolare per le  chiese di Venezia: le sue opere presentano una considerevole attenzione a colori raffinati.

 

 

Alvise Vivarini, Crocefissione con Santa Maria Maddalena e una devota,
1475 ca. tempera su tavola. Milano, Museo Poldi Pezzoli.

 

 

L’attività della bottega fu proseguita dal figlio Alvise che  rinnoverà il linguaggio tradizionale come dimostra la Madonna con Bambino e Santi  (Accademia di Venezia). Verso la fine della carriera, fu incaricato di dipingere la grande pala per la Scuola dei Milanesi ai Frari che, dopo la morte dell’artista, fu completata da Marco Basaiti. L'Annunciazione è una pala d'altare a tempera su tavola, dipinta da Bartolomeo (1472 ?), parte centrale di un polittico collocato nell’abside della Chiesa di Maria santissima Annunziata. Nel 1929,  l'arciprete ne autorizzò il trasferimento momentaneo nella Pinacoteca provinciale di Bari; nel 2002 tornò nella collocazione originaria protetta in una teca.

 

 

 

Giuliano Confalonieri

giuliano.confalonieri@alice.it