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CAPA FOTOREPORTER

 

Giuliano Confalonieri

 

 

 

 

 

 

          A Robert Capa (1913/1954) uno dei più formidabili fotoreporter di guerra, è stata dedicata a Torino una retrospettiva in occasione del centenario della nascita. Unitamente alla Casa d’arte Silvana Editoriale, la Magnum Photos – nota agenzia fotografica fondata nel 1947 da lui con altri soci – sono stati esposti numerosi reportage di denuncia e testimonianza: nel corso della sua breve esistenza riuscì a documentare cinque guerre riuscendo a trasmettere al pubblico la sofferenza dei protagonisti. Nato a Budapest col nome di Andres Friedman, per noie politiche è costretto ad emigrare. A Berlino lavora nell’ambiente giornalistico ma l’avvento del nazismo lo porta ad andare a Vienna e poi a Parigi. Nel 1936 si reca in Spagna per documentare la guerra civile, nel 1938 si avventura nel conflitto cino-giapponese, nel 1940 con l’occupazione nazista della Francia si trasferisce negli Stati Uniti dove comincia a lavorare per la prestigiosa rivista Life.

Seguirà le vicende della seconda guerra mondiale in Europa ed Africa, continuerà a viaggiare con due scrittori, in Russia con John Steinbeck, in Israele con Irwin Shaw. Nel 1954, mentre si trovava in Indocina per conto di Life, morì saltando su una mina antiuomo. Una vita avventurosa riassunta da molte mostre personali e da libri fotografici che riconoscono il suo talento.

A proposito del lavoro di fotoreporter il suo collega Henri Cartier-Bresson affermava: “Volevo soprattutto cogliere, nei limiti di un’unica fotografia, tutta l’essenza di una situazione che si stava svolgendo davanti ai miei occhi. Fotografare significa individuare in una frazione di secondo un fatto e l’organizzazione delle forme percepite visivamente che configurano questo fatto. Vuol dire usare nello stesso tempo la testa, gli occhi e il cuore”.

 

 

Giuliano Confalonieri

giuliano.confalonieri@alice.it