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MANIFESTI  &  LOCANDINE

 

 

 

Giuliano Confalonieri

 

 

 

 

 

 

 

Toulouse Lautrec (pittore francese 1864/1901) fu tra i primi artisti a realizzare cartelloni pubblicitari per la danza dell'epoca, il Can-Can. Illustratore e litografo, inserì nelle sue opere molti personaggi della vita bohémien parigina del suo tempo. Achille Beltrame (1871/1945), allievo dell'Accademia milanese di Belle Arti di Brera, realizzò dal 1899 quasi 5000 copertine per la Domenica del Corriere: “Attraverso le immagini da lui create i grandi e più singolari avvenimenti del mondo sono arrivati anche nelle sperdute case di campagna, in cima alle solitarie valli, nelle case umili, procurando una valanga di notizie e conoscenze a intere generazioni” (Dino Buzzati 1906/1972). Le tavole a colori di Beltrame riassumono la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Disegnò sempre a Milano riuscendo tuttavia a descrivere luoghi e cose che non aveva mai visto, così come lo scrittore Emilio Salgari (1862/1911), i cui personaggi sono estratti unicamente dalla fervida fantasia. Il discepolo di Beltrame, Walter Molino (1915/1997) ha proseguito la strada dell'illustrazione del settimanale insieme all'attività di disegnatore di fumetti arricchendo i testi di Cesare Zavattini (1902/1989, multiforme creatore di commedie, sceneggiature, poesie, quadri). Questo genere artistico ha meritato un Museo esclusivo a Milano con una notevole quantità di manifesti e locandine, spesso pezzi unici introvabili altrove.

 

 

 

 

Esiste un mercato parallelo di compra-vendita riservato agli amatori del genere e oggi il pubblico ha a disposizione la raccolta della Sala Hollywood nello spazio Fermo immagine. La SAC – Servizi ausiliari del cinema, che provvede a fornire alle sale il materiale pubblicitario dalla metà del Novecento, ha anche il servizio di vendita dei manifesti e delle locandine in eccesso usufruito dai cinefili (50.000 pezzi). Ottant'anni di storia del cinema internazionale esplicata attraverso 'invenzioni' che permettono al pubblico di avvicinarsi con immediatezza ad un mondo scomparso perché soppiantato dalle novità tecnologiche. Meritevole dunque l'iniziativa degli organizzatori collezionisti che hanno fondato il museo mettendo a disposizione un mercato cromatico fatto ancora con pennelli e colori, successivamente elaborato dalle lito-tipografie: Vacanze romane, Blow Up, Via col vento, 2001 Odissea nello spazio. Ricordi di un mondo diverso che questi brandelli dipinti riescono a riportare alla memoria insieme a brandelli di vita personale.    

 

 

Giuliano Confalonieri

giuliano.confalonieri@alice.it