L'ARTE DEI MONACI
Nell’induismo si riscontra sia il
fenomeno dell’anacoretismo, per cui singoli individui si ritirano a
vivere in solitudine dedicandosi alla contemplazione ed alla
mortificazione della carne, sia quello del cenobitismo, di solito
intorno ad un maestro di vita spirituale che assicuri la salvezza,
praticando povertà e vita itinerante, rifugiandosi nei monasteri
solamente in caso di necessità. Buddha accettò nella comunità gente di
ogni casta richiedendo la rinuncia ai beni mondani e la meditazione. Per
l’entrata nella vita monastica esige un periodo di noviziato e
l'abbandono di ogni avere, all’infuori di una ciotola e tre sai (i voti,
però non sono irrevocabili, poiché il monaco è sempre libero di
recedere). Nel cristianesimo furono S. Girolamo, S. Benedetto e S.
Antonio che con le loro regole, digiuno prolungato e castità, imposero
uno stile di vita comprendente preghiera, lavoro agricolo e
intellettuale con la trascrizione dei codici da parte degli amanuensi,
ovvero coloro che elaboravano i testi prima dell'invenzione della stampa
per merito di Gutenberg.
giuliano.confalonieri@alice.it
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